Implantologia tradizionale e transmucosa
Fra le teniche di implantologia ben note ed utilizzate figurano la cosiddetta tecnica tradizionale e la tecnica transmucosa. La tecnica tradizionale consiste nell’iniettare una dose di anestetico (sempre una quantità maggiore rispetto a quella utilizzata nella tecnica transmucosa), tagliare la gengiva con il bisturi (e in questo caso si ha un rischio maggiore di emmorragie rispetto alla transmucosa) e usare uno strumento per staccare la gengiva dall’osso; vanno poi inseriti gli impianti nel foro fatto da una fresa e dati i punti di sutura, che andranno tolti dopo 7-15 giorni. Come è facile dedurre, rispetto alla tecnica transmucosa, la complessità dell’intervento della tecnica tradizionale rende più difficile il periodo post-operatorio e ne allunga i tempi.
La tecnica transmucosa (flapless; ovvero senza lembo chirurgico di accesso) rappresenta una tecnica minimamente invasiva, sicuramente di gran lunga meno invasiva rispetto a quella tradizionale.
La tecnica transmucosa consiste nell’iniettare una dose di anestetico per poi alloggiare l’impianto in un foro creato da varie frese. Terminato l’effetto dell’anestesia il paziente potrà provare un leggero fastidio per 2-3 giorni che verrà facilmente risolto grazie ai farmaci che saranno prescritti. Questo tipo di intervento non prevede il taglio della gengiva e non necessita di punti di sutura e permette di risolvere un’alta percentuale di casi.
Numerosi sono anche i vantaggi che derivano da questa tecnica per il paziente:
– minor sanguinamento;
– minor durata dell’intervento chirurgico stesso;
– maggior risparmio economico (essendo un intervento semplicificato è di conseguenza anche più veloce e meno dispendioso);
– decorso post-operatorio rapido e poco traumatico con limitato utilizzo di farmaci, rara comparsa di gonfiore e infezioni e quasi nulla presenza di ematomi;
– perdita di pochi giorni di lavoro.
La tecnica transmucosa, dagli enormi vantaggi sotto molti punti di vista, non può tuttavia essere praticata in alcuni casi; quando, ad esempio, è presente una quantità minima di osso. Non possono essere sottosposti a tecnica transmucosa, ad esempio, i pazienti che a causa di una mancanza di osso inseriscono gli impianti contemporaneamente ad una tecnica chirurgica di grande rialzo del seno mascellare. Il dentista valuterà durante la visita e con gli opportuni esami radiografici la possibilità o meno di utilizzare questo tipo di intervento.
Per quanto riguarda la durata degli impianti posizionati con tecnica transmucosa non c’è alcuna differenza in tal senso rispetto a quelli inseriti con la tecnica tradizionale; in entrambe le tecniche si utilizzano inoltre impianti in titanio della stessa qualità e dello stesso tipo. L’unica differenza fra le due tecniche è che quella transmucosa è sensibilmente meno invasiva rispetto alla tecnica tradizionale.
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