La sede veneziana della “Milano Art Gallery” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, ospita la mostra di Massimo Mariano, inaugurata da Vittorio Sgarbi, che raccoglie una ricca serie di opere pittoriche appartenenti al poliedrico artistica, che Sgarbi considera il “Ligabue delle Marche”. L’organizzatore dell’iniziativa è il manager della cultura Salvo Nugnes, direttore delle Milano Art Gallery.
Nel commentare il vivace talento di Mariano, Luca Beatrice ha dichiarato: “Alle prese con i paesaggi, mariano sceglie il materismo del colore distribuito con pennellate dense e corpose, dove elude la presenza umana. Ritorna il sentore germanico: cromie accese, tensione del gusto pittorico, influenza del primitivismo. Nei suoi dipinti si rivela tutta l’esuberanza espressiva di un’anima inquieta, infine risolta grazie ai colori. La sua carriera d’artista coincide con una svolta esistenziale, tale da fargli erigere la pittura a ragione di vita”.
Sgarbi sottolinea: “Il segno e la vibrazione del colore sono ricorrenti e possono definire uno atile, che esce dal pensiero, uniforme e unitario. Pur nella costante del tema, mariano ha una fantasia molto mobile e una capacità di composizione, che sebbene il suo stile sia perfettamente riconoscibile, gli consentono di inventare di continuo”.
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