Il benessere psicologico del paziente è importante esattamente quanto quello fisico: è uno dei punti cardine della filosofia di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese e a pochi chilometri da Saronno e Milano.
Proprio per questo la struttura ha deciso di aderire al progetto di ricerca “Effetti della Pet Therapy sull’evoluzione dei disturbi cognitivi”, promosso da Varese Alzheimer/AIMA Varese in collaborazione con Fondazione Molina, Provincia di Varese, Bayer Healt Care e lo stesso Villaggio Amico.
«Utilizziamo spesso terapie alternative con gli ospiti del nostro Centro Alzheimer, come la doll therapy, la musicoterapia e l’aromaterapia, oltre ad impiegare il metodo Gentlecare di Moyra Jones – spiega lo staff del centro di Gerenzano – La partecipazione a questo progetto, volto a sperimentare gli effetti benefici dell’interazione con un animale per i malati di Alzheimer, è un ulteriore passo in questa direzione».
Il rapporto con un altro essere vivente, che è attivo e in grado di fornire un supporto emozionale, aiuta il malato a socializzare e in molti casi ne risveglia o rafforza il senso di responsabilità. Avere qualcuno di cui prendersi cura può avere uno straordinario effetto motivazionale.
Ogni seduta di pet therapy è effettuata con una coppia cane-conduttore, che si rapporta con il paziente sotto gli occhi di un operatore del Villaggio.
«L’adozione di metodi di cura che vanno al di là del semplice approccio farmacologico rientra nel nostro metodo di assistenza, come pure l’apertura del centro ad altre fasce di utenza per dare modo agli anziani del Villaggio della Memoria, della casa di riposo e del centro diurno integrato di entrare in contatto con il maggior numero possibile di persone – spiegano dalla direzione della struttura – Dai pazienti dei poliambulatori agli ospiti del centro di riabilitazione e del centro diurno per disabili fino agli utenti del centro di formazione e ai bambini dell’asilo nido».
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