Chi ricopre un ruolo nel settore HR, spesso si interroga sulla resa degli investimenti sul fronte del work-life balance dei dipendenti: “Con il welfare aziendale che l’azienda eroga attualmente, stiamo raggiungendo il massimo del beneficio per le persone e per la mia azienda?”
Eudaimon, realtà leader nel settore dei servizi e delle consulenze nell’ambito del welfare aziendale e interaziendale – nonché fondatrice del network IEP (Imprese e Persone) -, ha sviluppato, per offrire una risposta oggettiva e fondata, una metodologia finalizzata a misurare la performance e i ritorni di un programma di welfare aziendale: il Life@work Index.
Si tratta di uno strumento completo e allo stesso tempo sintetico che risponde alle domande che l’azienda si pone periodicamente. Nello specifico opera su 5 fronti:
- Misura i benefici del welfare – tangibili e intangibili – per l’azienda e per i collaboratori
- Verifica l’efficienza del welfare: risultati ottenuti verso impegno economico dell’azienda
- Confronta il welfare con quello di altre aziende
- Suggerisce le linee di evoluzione del piano di welfare alla ricerca del miglior risultato
- Monitora nel tempo l’andamento del piano di welfare e valorizza i miglioramenti.
La valutazione del piano è poi completata dall’analisi dell’efficienza economica e dell’allineamento con gli obiettivi posti.
I dati raccolti nel 2016, ad esempio, vedono un beneficio economico medio per il dipendente pari al 5,2% della sua contribuzione annua, una somma spesa per l’azienda pari al 2,5% del costo del lavoro e un incremento dell’atteggiamento positivo del personale nei confronti dell’azienda del 47%.
E la tua azienda? Come si posiziona?
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